Guadagna con Be Ruby ! ...NON è UN VIRUS 100%SICURO BeRuby
  • ROMERO al FESTIVAL DEL CINEMA DI VENEZIA VIDEO

    Il maestro del terrore, autore di una lunga saga sui “morti viventi”
    porta alla Mostra, in concorso, il suo “Survival of the dead”
    L’horror eversivo di Romero
    “Gli zombie? Meglio degli uomini…”
    “Racconto l’ossessione per il nemico, la repressione e il razzismo”

    George Romero lo ha detto in tutte le salse, nel corso di una carriera ormai quarantennale: il suo non è semplice cinema “di paura”, non è horror fatto solo per divertire – terrorizzandole – le platee, ma ha anche un valore dichiaratemente politico. E qui alla Mostra, presentando (in concorso) il suo “Survival of the dead”, il regista ribadisce il concetto, spiegando che il film denuncia la repressione e l’ossessione per il nemico che serpeggia nelle società occidentali. “Nel corso del tempo amo sempre di più gli zombie e sempre meno gli esseri umani”, confessa, incontrando i cronisti al Casinò del Lido.

    Sesta esplorazione nel mondo di chi torna dall’aldilà (dopo “La notte dei morti viventi”, “L’alba”, “Il giorno”, “La terra” e “Il diario”), la pellicola è ambientata in una piccola isola al largo del Nord America. In cui, come sempre, i defunti si rianimano, seminando il terrore. Ma mentre la gente si rifiuta di uccidere creature che hanno comunque le parvenze dei loro cari, il soldato Crocket (interpretato da Anal Van Sprang) lo fa, eccome. Giudicato colpevole di omicidio se ne va, si unisce a un gruppo di sopravvissuti e torna ad assaltare l’isola. Dove la situazione è ormai degenerata: la popolazione convive con i mostri, e finge una vita normale…

    Il tutto in un film raccapricciante come ci si aspetta, da un maestro riconosciuto dell’horror. E in cui il messaggio politico è chiarissimo: la denuncia di un mondo, il nostro, in cui ci si difende ossessivamente dalle minacce esterne, e si è disposti a qualsiasi nefandezza pur di mantenere l’ordine costituito. “Le fonti di ispirazioni tratte dalle realtà sono numerose – spiega Romero ai giornalisti – non solo l’Iraq o l’Afghanistan, ma anche l’Irlanda del Nord, il Medio Oriente, il razzismo, le discriminazioni (anche religiose) che ci sono in America, qualsiasi forma di tribalismo. E qualsiasi altra situazione in cui non si riesce a dimenticare il nemico, in cui si è ossessionati dal nemico”.

    Ma la cornice è e resta terrorizzante.”Non so quanti film sugli zombie ancora farò – prosegue il regista – ho moltissime idee, e finché vanno bene i finanziatori non mi taglieranno mai i fondi. Ho sempre più simpatia per gli zombie: col passare del tempo, nei miei film gli esseri umano tendono sempre di più a disumanizzarsi. Amo gli zombie perché sono innocenti. E poi è meraviglioso fare critica sociale e nello stesso tempo divertirsi”. Quanto allo stile, lo definisce un mix tra “i western, sempre allegorici, centrati sulla sopravvivenza dell’individuo, e il genere che amo di più: l’horror, ovviamente”.

    Un genere eternamente vincente. Non solo nelle platee adolescenziali, ma anche qui alla Mostra. “So che qui ci sono altri film sugli zombie – conclude Romero – ma a me interessano solo i miei, di morti viventi. Comunque è un grande onore essere a Venezia: e in concorso, poi…”.

    CLAUDIA MORGOGLIONE repubblica.it

    Dietro a questo nuovo horror si trova ancora un cineasta che ha qualcosa da raccontare, ed ha ben precisa l’idea di come farlo.
    Sesto capitolo di una saga ideale dedicata ai morti viventi, ecco arrivare in concorso a Venezia 2009 “Survival of the Dead” (id., 2009) di George Romero, che con questo nuovo lungometraggio conferma ancora una volta (se mai ce ne fosse stato bisogno) di essere l’indiscusso maestro per quanto riguarda questo “sotto-genere” dell’horror.

    Già, perché a ben vedere anche quesa sua utlima fatica, poverissima e ridotta all’osso nell’uso di trucco ed effetti speciali, risulta alla fine molto più interessante e lucida di molti zombie-movie visti recentemente, anche di quelli passati a questo festival. Il fatto è che Romero riesce ogni volta a sopperire alla mancanza di budget con le idee, con una storia che ancora una volta contiene in filigrana una spietata critica all’”american way of life”. In aggiunta a questo, stavolta il geniaccio neworkese si spinge addirittura verso l’attacco frontale del genere americano/hollywoodiano per eccellenza, il western. Ambientato quasi tutto su un’isola popolata da umani che sono più mostruosi delle creature risorte, “Survival of the Dead” si presenta infatti come una variazione di western contemporaneo, lucido e stringato, in cui i personaggi si sfidano a colpi di battute virili e posseggono psicologie tagliate con l’accetta, in perfetto stile John Wayne. Il risultato però è efficace senza scadere nella parodia inerme, tutt’altro: dietro a tutto questo si trova ancora un cineasta che ha qualcosa da raccontare, ed ha ben precisa l’idea di come farlo.

    George A. Romero è davvero uno dei grandi “puri” del panorama cinematografico contemporaneo. Continua imperterrito a portare avanti il suo cinema corrosivo, nonostante sia evidente che i mezzi a disposizione sono sempre pochi, e bastano a malapena. Eppure i suoi film continuano a convincere gli appassionati, magari anche soltanto i suoi. E questo “Survival of the Dead” non fa eccezione: non sarà angosciante come “La notte dei morti viventi” (Night of the Living Dead, 1968), non sarà nichilista come “Zombi” (Dawn of the Dead, 1978), ma rimane comunque un film di Romero, e conseguentemente contiene al proprio interno abbastanza elementi di interesse per strappare un giudizio positivo.

0 commenti:

Leave a Reply

Aggiungi www.livefromvenice.com ai tuoi preferiti
Bookmark and Share
Translation services
Andrea Bocelli at Piazza San Marco in Venice - July 1, 2009 Andrea Chénier di Umberto Giordano - Finale Evening with Andrea Bocelli in San Marcos Square, Venice, Italy.

SIMPLE MINDS - LIVE AT VENICE - NEW GOLD DREAM - 24/07/09 - Concerto in piazza S. Marco per il trentennale della band di Glasgow.
VENEZIA di FRANCESCO GUCCINI CARNEVALE di VENEZIA COM'E' TRISTE VENEZIA - CHARLES AZNAVOUR

ALTRI POST