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IL RESTAURO DI PALAZZO TESTA CANNAREGIO 468 a VENEZIA
L'immobile è ubicato nella parte nord-occidentale di Venezia, nel sestiere di Cannaregio, in una zona in cui l'eterogeneità delle strutture edilizie testimoniano la preesistenza di attività produttive e destinazioni residenziali un tempo coesistenti. Allineato lungo la fondamenta di San Giobbe si specchia sul rio di Cannaregio che fu, ed è tuttora, la via d'acqua più importante del sestiere dopo il Canal Grande; a pochi passi si trova il ponte delle Guglie facente parte del grande itinerario pedonale che, partendo dalla vicina stazione ferroviaria, raggiunge il centro della città attraverso la Strada Nuova e S. Bartolomeo.
Dal punto di vista planimetrico l’edificio si sviluppò in profondità, piuttosto che prediligere l’affaccio sul canale, a testimonianza di un’espansione urbanistica che è alla base della struttura del sestiere stesso.
Esso è diventato di proprietà della Provincia di Venezia nel 1988.
Il quattrocentesco Palazzo Testa si sviluppa su una superficie di mq 1795, il contiguo Palazzo del '600 di complessivi mq 588 e il retrostante corpetto di fabbrica di mq 292.
L'immobile in oggetto risulta sottoposto alle disposizioni di legge concernenti i beni di interesse storico artistico.
Lo storico edificio di Venezia, è stato poi destinato a diventare la sede distaccata degli studenti dell’istituto tecnico per il Turismo “Algarotti”.
Il progetto esecutivo relativo ai lavori di restauro ha previsto il recupero funzionale e l’adeguamento alle norme di sicurezza del complesso edilizio.
Con questo intervento la Provincia di Venezia prosegue il suo impegno di riqualificazione e ammodernamento del patrimonio edilizio scolastico della città lagunare, investendo a tale scopo consistenti risorse del proprio bilancio.
La nuova destinazione d’uso (attività scolastica) ha imposto una serie di accorgimenti progettuali per poter adeguare gli ambienti. Le peculiarità architettoniche dell’immobile ne hanno imposto una particolare attenzione nel mantenimento, se non al recupero, della tipologia originaria del corpo edilizio.
Il progetto, realizzato dal Settore Edilizia della Provincia, prevede tra gli altri alcuni interventi significativi come: l’eliminazione della pareti divisorie all’interno degli androni ai diversi livelli; il restauro della scala esistente, in lapideo e ripristino dei marmoni; la sopraelevazione della pavimentazione del piano terra, soggetto al fenomeno delle acque alte; la sostituzione delle altre pavimentazioni con materiali antisdrucciolo più idonei alla nuova destinazione d’uso.
E ancora: la pulizia e il restauro degli elementi lapidei di facciata, il restauro dei serramenti lignei della quadrifora di facciata caratterizzati dalla presenza di vetri piombati; il restauro e la conservazione delle travature lignee dei solai che verranno messe in luce a tutti i livelli.
CENNI STORICI
La struttura insediativa dell'area in esame, appare determinata dal tessuto edilizio compatto lungo il Canal Grande ed il Canale di Cannaregio. All'interno di questa cortina la zona si rivela molto eterogenea, in cui coesistono frammenti di strutture edilizie diverse per carattere, età, tipo e funzione, memoria e risultato di una evoluzione storica complessa e contraddittoria. Durante il suo processo formativo, ed una edilizia residenziale formalmente qualificata di impianto tre-quattrocentesco, il palazzo Testa, compreso nell'area di intervento, ne è un esempio significativo.
Integrata ad un uso del suo retrostante pseudo rurale (orti e giardini), si è affiancata, tra il 1500 ed il 1700, una diffusa e numericamente notevole presenza di abitazioni popolari e assistenziali, a schiera e a corte, strutturate lungo i canali interni ed ortogonalmente ai canali principali. Ne consegue che appare corrisposta all'urbana ruralità degli orti e dei giardini, un uso produttivo degli ampi spazi non edificati per l'impianto di piccola attività manufatturiera, ed in seguito per la costruzione di vere e proprie aree industriali. Palazzo Testa è un edificio gotico tipo a "C" con scala coperta nel cortile e un prospetto con una quadrifora riquadrata e due monofore per parte, ai lati, nel secondo piano.
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