-
IL POSTINO E' MORTO PER TROPPO LAVORO
Con “Lavorare è sacrificio”, il giovane artista Alessandro Acerra stupisce e fa riflettere in maniera provocatoria sulla piaga delle morti sul lavoro.
Sarà pure un modo di farsi notare, ma gli artisti, si sa, attingono ovunque e le morti sul lavoro sono purtroppo una triste realtà, per ricordare e denunciare la quale c’è chi osa, eccome. Alessandro Acerra è un artista che alla Biennale di Venezia ha voluto portare il suo personale contributo, con l’opera “Lavorare è sacrificio”.
Ecco che allora davanti all’ingresso dell’Arsenale i visitatori potevano vedere, per terra, il corpo (posticcio, naturalmente) di un postino, caduto sul lavoro, ucciso dallo stress degli ultimi giorni: tanti infatti gli inviti e le lettere che ha dovuto consegnare per questa importante manifestazione culturale.
L’altra provocazione di Acerra ad Arte Fiera ‘08 con “Il mecenate è morto”
Alessandro Acerra, giovane artista milanese, ha presentato una delle sue opere d’arte nel piazzale d’ingresso dell’arte fiera di Bologna 2008. In modo del tutto autonomo e auto finanziato, Alessandro ha realizzato un mezzo busto dentro un secchio della spazzatura.
Alessandro Acerra. Il mecenate è morto
Il titolo dell’istallazione: “il mecenate è morto”. L’autore è rimasto sorpreso dalla reazione che ha avuto la gente: “Anche se spiazzati dall’insolita opera, nessuno si è avvicinato per vedere se il manichino aveva bisogno d’aiuto. Assurdo!”.
Tanti apprezzamenti da parte di collezionisti, galleristi, espositori, pubblico. Anche Achille Bonito Oliva è rimasto colpito dall’opera, per la bellezza e per il valore di chi l’ha presentata.
Non solo complimenti! Il “mecenate” è stato definito tentato allarme ed è stato sequestrato dalla polizia. “Appena qualcuno ha il coraggio di esprimersi, c’è la censura e questa, è una censura ridicola! Viviamo in un periodo di oscurantismo culturale, fatto di burocrati e ottusi!” Oliviero Toscani.
0 commenti: